Leggo delle dimissioni (non quelle di Alfano, purtroppo) e mi dispiace. Valentina Sanna lascia il Pd con parole dure, che in larga parte condivido, ma che mi portano a fare una scelta esattamente contraria.
Perché, cara Valentina, lo dobbiamo proprio ai nostri elettori, ai nostri iscritti, alle nostre convinzioni più profonde. Al patrimonio di storie e di esperienze che fanno parte del nostro progetto politico e della storia del nostro Paese.
Bisogna riportare il Pd dalla sua e nostra parte. Chiarire i molti equivoci, superare le mille timidezze, definire il percorso che ci riporti a superare nel migliore dei modi questa fase di emergenza, con una nuova legge elettorale e le misure fiscali ed economiche che le persone e le categorie attendono.
Per poi tornare a votare con un centrosinistra ricostruito e coraggioso, capace di recuperare quei milioni di voti che abbiamo perduto e di offrire al cambiamento un progetto di governo. E con un Pd restituito a se stesso e ai suoi elettori.
Cara Valentina, ripensaci e facciamolo insieme. Esattamente per i motivi a cui ci richiami. Non altri, proprio quelli.
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