Cinque cose, in questa domenica di voto per alcuni (congressi regionali del Pd e elezioni sarde), di riflessione per tutti.
1. Il governo di minoranza sarebbe meglio? Certo, ma è già di minoranza!
Sarebbe meglio un governo di minoranza, consigliano quelli della vecchia destra (Berlusconi) per far fuori quella nuova (Alfano).
Certo che sarebbe meglio, ma perché Napolitano dovrebbe permettere di fare a Renzi ciò che ha impedito a Bersani?
Segnalo poi che il costituendo governo è già un governo di minoranza rispetto al corpo elettorale: ai voti del febbraio 2013 e del febbraio 2014.
Siamo l'unico paese in cui sono i politici a scegliere gli elettori e non gli elettori a scegliere i politici.
Anche il governo Letta era così, ma era un governo di emergenza (del tutto discutibile, tra l'altro), che rappresentava intese larghe (i voti li aveva messi Berlusconi. Il presente sarebbe un governo di legislatura. Come se niente fosse.
2. Larghe intese da evitare? Ma se le stiamo rifacendo!
Molti dicono: se si va a votare con la legge elettorale della Consulta, ci sarebbero sicuramente le larghe intese per cinque anni. Noi, per evitarlo, rifacciamo le larghe intese per quattro, senza nemmeno 'sentire' gli elettori. Geniale.
3. Accelerazione? Ma se andiamo avanti fino al 2018!
Siamo partiti di corsa, abbiamo detto che la legge elettorale si basava su un accordo fortissimo con Berlusconi e che sarebbe passata in poche ore. E invece ora si dice che la legge non passerebbe mai. E sono le stesse persone a dirlo.
O era un bluff, l'accelerata, o un errore politico.
4. Colpa degli altri? Ma se gli altri sono i nostri alleati per sempre!
In relazione al punto 3, ci dicono: se non si fanno le cose, non è mica colpa di Renzi, è colpa degli altri. Ammesso che sia vero, lo sapevamo anche prima, e sinceramente con quegli stessi altri ci stiamo facendo il governo per quattro anni.
Gli altri sono quelli di cui ci fidiamo, dentro e fuori.
5. Bisogna cambiare? Ma se non cambia!
Altre soluzioni potevano essere indagate (absit). Alfano dice che vuole contenuti di centrodestra. Dice di avere una grande ambizione (anche lui). Siamo a posto. Quindi, noi stiamo rifacendo il centrodestra? E perché mai?
Nell'ordine del giorno presentato da Renzi in direzione e votato anche da Cuperlo, perché abbiamo confermato la stessa maggioranza?
Adesso diciamo che non ci sta nessun altro, ma siamo stati noi a deciderlo, con un voto in direzione, pubblico, in streaming. Abbiamo stabilito di farla così, la nuova (!) maggioranza. Uguale alla stessa. E mi chiedo, sinceramente, perché.
Inoltre, a proposito di discontinuità, non credo al totoministri, ma a conferma di quanto sopra segnalo che mettere i sottosegretari del governo precedente a fare i ministri del nuovo esecutivo non mi sembra molto rivoluzionario.
Spero che qualcuno voglia pensarci su, in questi giorni. Giorni in cui redigere il patto di governo, che deve essere scritto come chiedono Scelta civica e Ncd. E spero che anche il Pd sia d'accordo: almeno sapremo tutti a che cosa andiamo incontro. Ricordo, da ultimo, che siccome andremo avanti per quattro anni, possiamo perdere quattro giorni per definire meglio le cose.
#matteostaisereno, insomma: non c'è nessun complotto, solo una serie di problemi politici grandi come una casa.
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