Il premier dalla Cina, rinverdendo la tradizione bulgara, rivendica la decisione di ieri, che inizialmente era stata attribuita a Zanda e al gruppo del Senato.
Dice che non accetta veti: benissimo. Il problema è distinguere i veti (che si confondono, come in questo caso, con i propri ricatti: o così o niente) dalla libera espressione di un’opinione in campo costituzionale. Dove tutti i parlamentari sono sovrani, di più: sovranissimi. Il premier non è stato eletto in Parlamento, ma dovrebbe ricordare che la Costituzione è cosa più importante. Anche di quello che legittimamente pensa lui. Con tutto il dovuto rispetto.
P.S.: per altro, come hanno risposto gli stessi senatori sotto attacco, non si vogliono veti, si vogliono voti. Quelli degli italiani, perché possano eleggere loro i senatori. Che mi pare una richiesta su cui riflettere, non una sfida a chissà chi.
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