Leggete quanto ha scoperto il deputato Andrea Maestri (Possibile).
Immaginiamo una classe di studenti, tutti uguali dinanzi alla Costituzione, alle leggi, al professore. Entra in vigore la norma sulla card di 500 euro per i neodiciottenni e che succede?
Andrea, Gerardo, Chiara, ma anche Franz, Philippe, che sono studenti italiani o con cittadinanza di un altro paese UE si fregano le mani perché potranno comprare libri, andare a teatro, con la mancetta del governo Renzi. Purtroppo però, stando al testo aberrante della norma, il vicino di banco Mohamed, algerino, la compagna della prima fila, Amina, senegalese, rimarranno a bocca asciutta. Discriminazione di Stato e di Governo. Applausi.
L'elenco delle norme violate riempirebbe tutto lo spazio a disposizione, basti citare l'art. 3 della Costituzione, che vieta trattamenti diseguali basati sull'origine o la nazionalità.
Chissà perché invece agli studenti dei conservatori sarà dato un bonus di 1000 euro per l'acquisto di un nuovo strumento musicale. Agli studenti in quanto tali, senza guardare, giustamente, alla loro nazionalità.
Ci sfugge la ratio di questa differenza ma un dubbio fa capolino: i neodiciottenni italiani o europei votano, gli altri no.
Solo il Governo può ancora emendare se stesso e tornare entro gli argini della legalità costituzionale e del buon senso.
Se la norma fosse approvata nel testo oggi in discussione, promuoveremo un'azione collettiva antidiscriminatoria per tutte le ragazze e i ragazzi esclusi in base alla loro origine e nazionalità.
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