Nonostante il grigio e la pioggerellina, il tour elettorale prosegue con entusiasmo. Mercati, incontri, discussioni con i pensionati, tra Villasanta e Vimercate.
Poi, ieri sera a casa di due cari amici, che mi hanno testimoniato ancora una volta il loro affetto e dimostrato il loro sostegno prezioso.
E, ancora, con i ‘bravi ragazzi’ della Sinistra giovanile al Bloom di Mezzago, una di quella realtà come dovrebbero essercene in ogni cittadina delle nostre. Perché si fa cultura e musica e spettacolo di qualità.
A Mezzago, ancora una volta, ci siamo resi conto che non è vero che i ragazzi di oggi non vogliono occuparsi di politica. Semplicemente, è la politica a non occuparsi di loro, a non essere in grado di offrire scenari appassionanti, a dare risposta ai loro problemi e alle loro esigenze. Da lì, dai ragazzi del Bloom, curiosi e intelligenti, è il caso di ripartire, se si vuole essere davvero convincenti, e ‘aprirsi’ alle nuove generazioni.
E allora la pioggia di marzo – come nella famosa canzone – diventa quella «promessa di vita» di cui la politica ha tanto bisogno. E che deve tornare ad essere, partendo dalle cose semplici, per rappresentare speranze e preoccupazioni delle persone. E dei giovani che ne hanno bisogno più degli altri.
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