Finisce molto tardi, l’ultimo giorno di campagna elettorale. Un giorno strano, senza comizi, per accompagnare con il silenzio – come proposto da Prodi – il triste addio del pontefice. Senza comizi, dunque, e senza manifestazioni, da parte di tutti. O quasi. Perché un candidato di Forza Italia, legato a Comunione e liberazione e sponsorizzato anche da don Mazzi, si è sottratto all’impegno e non ha annullato la sua manifestazione di chiusura al palazzetto dello sport di Monza. Manifestazione che si è regolarmente svolta, nonostante la decisione bipartisan, in tutto il Paese, di sospendere la campagna elettorale.
Noi abbiamo scelto il basso profilo, e dopo un giro al mercato di Vimercate, abbiamo preferito contatti privati e piccoli incontri, tra Mezzago e Cesano Maderno, per finire a Carnate, annullando le tante manifestazioni di piazza, a Monza, Nova e Cesano, e le ‘chiusure’ nei Comuni in cui si vota per le comunali (Desio e Seregno), con grande dispiacere e rammarico, ma sapendo di fare la cosa giusta.
Anche questo è un motivo di riflessione, nella scelta tra noi e gli altri.
In nottata, poi, ci siamo preoccupati dei nostri manifesti. E abbiamo scoperto qualcuno che dopo la mezzanotte – quindi dopo il limite previsto dalla legge – continuava ad attaccare manifesti. Non si dovrebbe, ma tant’è. I nostri cartelloni, all’una, c’erano, su quasi tutti i tabelloni della città. Domattina verificheremo se ci saranno ancora o se saranno stati coperti da qualche altro gentiluomo del centrodestra. Succede sempre: ci auguriamo che almeno questa volta ci risparmino le solite scorrettezze.
Insomma, la campagna elettorale è finita. E siamo contenti e orgogliosi per tutto quello che abbiamo fatto e hanno fatto le centinaia di persone che (volontariamente!) ci hanno dato una mano e sostenuto. E che ci sono venute ad ascoltare, in tutti i Comuni della nostra nuova Provincia, in assemblee sempre molto partecipate e calorose.
Di tutte queste esperienze faremo tesoro, nei prossimi mesi, per lanciare la costituzione della federazione dei Democratici di Sinistra e l’iniziativa politica dell’Ulivo. Perché abbiamo l’occasione di fare bene e ancora meglio di quanto si riesca oggi a fare. L’unica cosa certa è che non perderemo lo stile che ha contraddistinto tutta la nostra organizzazione, in queste settimane. Nessuna polemica, nessun manifesto abusivo, nessuna provocazione: molta serenità, invece, e convinzione.
Uno stile che ci servirà, e molto, anche in futuro.
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