Non è una ricorrenza
Domani, come ogni anno, ci vediamo in piazza, a Milano, per la manifestazione nazionale della Liberazione. Il concentramento dei DS milanesi e brianzoli sarà, alle 14.30, in Corso Venezia all’altezza del Planetario. Quello dell’Unione, con Riccardo Sarfatti, poco più dietro, in piazza Oberdan. Mi dividerò tra i due spezzoni, proprio perché credo che i due spezzoni non siano affatto divisi.
Quello che chiedo a tutti, è di non mancare: c’è da festeggiare il sessantesimo anniversario della Liberazione, da mandare un segnale al Berlusconi-ter (che poi sarebbe l’abbreviazione di ‘terribile’), da rispondere a chi come il senatore Mantica – eletto a Monza (sigh) – sostiene che è ora di finirla con l’antifascismo. E poi c’è che il 25 aprile è una festa, delle persone perbene, dell’Italia che si riconosce ancora in quei valori fondanti del nostro vivere civile. Ed è una festa di amici. Che si incontrano. E si raccontano. E già questo è un motivo sufficiente per esserci. E per festeggiare la nostra libertà di cittadini italiani.
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