Soft Monza?
Consiglio, oltre a un Baricco strepitoso fin dalle prime pagine (anche perché, paradossalmente, meno baricchiano del solito…), il saggio Soft economy di Antonio Cianciullo e Ermete Realacci. Partendo da Nye e da Florida ma anche da una particolare lettura del “sogno europeo” di Rifkin, in risposta all’ideologia neocon del liberismo e della politica di potenza, ci si interroga su un modello di sviluppo di eccellenza che in Italia potrebbe avere un successo straordinario, rilanciando la nostra economia. Sulla base di esempi già realizzati, che puntano sulla qualità della vita come motore di sviluppo e ricchezza, sbaragliando i mercati internazionali. Un testo che mi ha illuminato e confortato: proprio in queste settimane stiamo lavorando sull’idea di Monza e della Brianza come capitali della qualità della vita e della promozione dell’ambiente (e della sua cultura). Una soft Monza è possibile…
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