La discarica di Inzago non si farà: lo ha deciso il Tar della Lombardia che ha annullato il decreto della Regione del 24 giugno 2005 con cui si autorizzava la nuova discarica. Ha dunque vinto il Comune di Inzago, promotore del ricorso infine accolto dal tribunale amministrativo. La motivazione della sentenza è inequivocabile: non è la Regione che deve decidere quali siti debbano essere indicati per le discariche, ma secondo lo stesso Piano regionale di gestione dei Rifiuti è competenza della Provincia. Il decreto risulta inoltre viziato dal fatto di essere stato adottato in assenza dello stesso Piano regionale, approvato dalla stessa Giunta solo tre giorni dopo, cioè il 27 giugno 2005. “Il Comune di Inzago ha vinto una battaglia giusta per la tutela della salute dei propri cittadini – dichiarano i consiglieri regionali Marco Cipriano e Giuseppe Civati –, ma soprattutto contro l’arroganza di una Giunta regionale che ha approvato l’insediamento di una discarica contro il volere dell’amministrazione comunale e senza interpellare la Provincia. E contro il Consiglio regionale, che nel 2003 aveva votato all’unanimità una risoluzione che impegnava la Giunta a non autorizzare né l’ampliamento né tanto meno la realizzazione di una nuova discarica nel comune di Inzago. Ancora una volta il centralismo regionale voluto da Formigoni porta allo spreco di denaro pubblico, a ritardi nella realizzazione di opere importanti e ad allarmare una popolazione già penalizzata da altri impianti ad alto impatto. Una nota a margine: l’assessore Bernardo non ha mai inteso venire in Commissione nonostante le nostre continue richieste per illustrarci la posizione della Giunta a proposito della discarica della discordia. Ci ha pensato il Tar a chiarire le cose.
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