Formigoni non ha ancora detto se rimane in Lombardia. Pare di sì. Ma vuole fare decidere agli elettori attraverso un referendum: è la prima volta che viene indetto un referendum ad personam (tipo specchio delle mie brame), ma ormai siamo pronti a tutto. Anche alla proposta più autoriferita che sia mai stata avanzata, sempre a cura dell’amletico presidente regionale: si tratta della legge di riforma costituzionale con la quale Formigoni chiede che i presidenti di Regione siano nominati senatori di diritto. Un’idea subito raccolta e promossa da Galan, presidente della Regione Veneto, e, come Formigoni, eletto in Senato. Il messaggio è chiaro: mi piacerebbe fare le due cose, trovare un modo qualsiasi per superare l’incompatibilità tra senatore e presidente e tenere aperta la porticina sulla politica nazionale, prima che si chiuda definitivamente. Che cosa c’è di meglio di una legge che parla di sé per risolvere i problemi?
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