E’ quello che prevede il Piano regolatore Piccinato del 1971 che tornerebbe in auge se dovesse essere approvata la Legge urbanistica in Consiglio regionale. Non solo la Cascinazza di Berlusconi, quindi. Altre aree tornerebbero in gioco: aree agricole, molto vaste, come quelle di Sant’Albino ad est di via Adda; quelle verso il Cimitero e lo stadio nuovo; alcune ad ovest di San Fruttouso e quelle intorno al Castello del Torneamento (via della Taccona), nonché quelle in località Boscherona (nord di San Fruttuoso). L’accanimento nei confronti di Monza ha queste proporzioni. La Cascinazza è quindi una parte cospicua di una grande ondata di cemento. Che qualcuno ci aiuti a fermarla.
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