Quando ho visto il colpo di punta di Del Piero, lanciato da Pirlo à la Rivera, finire sulla mano del portiere degli Stati Uniti, ho capito che sarebbe stato un weekend (non solo calcistico) da dimenticare. Mentre il Brasile batteva l’Australia, il Monza – pur vincendo a Marassi – perdeva il doppio confronto con il Genoa e il sogno della promozione in B. Viste le condizioni del calcio giocato, mi sono dato alla lettura di una bella antologia pubblicata da il Melangolo: Il calcio è poesia. L’interista Sereni preoccupato dalle «zebre venute di Piemonte», un duro Caproni tra calcio, sesso e morte, i versi splendidi di Cesare Garboli: «Foste voi le prime maglie/ch’io vidi sopra il prato a righe bianche,/ rossoblù, foste voi il primo/ sospetto che la vita fosse arte». Per riprendervi dall’autogol di Zaccardo e dal folle gesto di De Rossi, consiglio anche Il mio anno preferito. Storie di calcio a cura di Nick Hornby (Guanda). Strepitoso il racconto di Roddy Doyle sulla partecipazione dell’Irlanda a Italia ’90 e il pezzo dello stesso Hornby che, abbandonato per una stagione l’Arsenal di Febbre a 90°, segue le peripezie del Cambridge United e della più incredibile serie consecutiva di risultati negativi. Per il finale dei Mondiali, non ci resta che Azzurri, di Rizzoli, sperando che ci portino in finale.
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