La destra che si appresta a votare la legge regionale contro Monza sostiene che la Giunta comunale di centrosinistra guidata dal sindaco Faglia abbia cementificato la città in questi anni e che quindi non accettano lezioni in questo ambito. Lo ha detto Saldini, lo ha detto Boni, lo hanno detto i consiglieri comunali di opposizione (quelli che in Consiglio, pur di fare ostruzionismo, portano anche la pizza). Bene, ho chiesto all’assessore Viganò i dati nel dettaglio e sono i seguenti: anni 2002-2005 (sindaco Faglia) residenza mc 395.827 e 311.133 non residenziali; anni 1999-2001 (sindaco Colombo, Forza Italia) mc 235.377 e 194.479; anni 1994-1997 (sindaci Moltifiori e Mariani, Lega Nord) mc 1.058.496 e 445.825
E’ da rilevare che in questi ultimi anni alcuni interventi erano ereditati dalle passate amministrazioni (vedi alla voce commerciale ovvero non residenziale) e che con Faglia è prevalsa la scelta di intervenire su aree dismesse con interventi di risanamento e ricostruzione più che di occupazione di nuove aree residenziali. In particolare l’anno scorso questa scelta ha comportato che circa il 92% degli interventi sia stato su aree già edificate o utilizzate nel contesto urbano e circa l’8% per aree inedificate. Questo è quello che fa Faglia. Boni ritiene che 1.500.000 mc in più su aree agricole e in un colpo solo non facciano la differenza. E, al solito, si inganna.

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