Juve in B a -30. Mi aspettavo la B e finirà che, in appello, la penalizzazione sarà ridotta (ipotizzo un -15), come sarà ridotta quella di Fiorentina e Lazio, che potranno – con molta fatica, perché il campionato in B è lungo e difficile – tornare in A il prossimo anno. La permanenza del Milan in A me l’aspettavo altrettanto: alla luce del regolamento, avere come sensale un ristoratore di Lodi non del tutto ‘organico’ alla società è molto italiano e molto berlusconiano e in certi casi può servire. Gianni Mura ha richiamato la celebre immagine della ragazza un po’ incinta di Enzo Biagi per commentare la pena inflitta alla squadra dell’ex-premier: colpevole sì, ma solo fino ad un certo punto, oltretutto in Europa grazie a un errore incredibile e invero un po’ sospetto della Caf. Troppo lievi anche le pene ai dirigenti della Federcalcio, veri protagonisti del ‘sistema’ malato del calcio italiano. Per quanto riguarda la Juventus, valgono le parole del sindaco, Sergio Chiamparino: «La società e i tifosi hanno già dimostrato di aver capito che era necessario dare un segnale di rinnovamento. Ora devono muoversi in questa prospettiva, con la sobrietà che ha contraddistinto la storia della società. Noi saremo al loro fianco affinchè la Juventus torni ad essere presto la Vecchia Signora del calcio italiano». Alcune considerazioni finali: Stefano, caro amico e dottissimo di calcio, mi ha spiegato che è una sentenza tutta tesa a salvare i diritti televisivi e il giro di denaro che il ‘sistema’ lo tiene in piedi e lo terrà ancora. Per questo il Milan rimane in A e la Juve rimane in B con una megapenalizzazione. Sono d’accordo, come sono d’accordo con chi dice che pioveranno ricorsi e il pasticcio durerà a lungo, fino all’inizio di un campionato che chissà quando inizierà. In secondo luogo, sono curioso di capire come finirà il destino dei vari Buffon, delle scommesse, delle altre cose strane che non tornano nel mondo del calcio. Ero scandalizzato dagli spalma-debiti e dai decreti salva-calcio e vorrei che il repulisti non si fermasse a metà strada (vedo però che squadre coinvolte solo qualche tempo fa in simili trucchi come la Roma si lascino andare a considerazioni moralistiche… che tristezza). Per quanto riguarda il tifo, resto convinto che la Juventus finalmente ripulita e in B sarà comunque da raccontare e da vivere, come ho già avuto occasione di scrivere e sarà un’epopea certamente minore ma ricca di spunti e di piccole passioni: dopo il Del Piero Achille dei Mondiali, avremo il Del Piero Ulisse, che cercherà di tornare alla propria reggia, perdendosi nei campi mediterranei e nelle brume di pianura, tra donne bellissime e un po’ tristi (come il Genoa), gli antri e le malìe del golfo di Napoli e della Magna Grecia (il Crotone!) e le rovine dei numerosi templi del calcio italico, da Trieste a Verona, da Bologna a Bari. Portando con sé le glorie di Berlino e della Coppa, Alex ripartirà dalla A di Albinoleffe (Albino, provincia di Bergamo), per tornarci, in A, nel senso della serie, lungo un periglioso cammino che avrà successo soltanto se assistito dagli dèi (e non dagli arbitri). Un cammino non certo di ‘redenzione’, perché vale la pena di ricordare che il calcio alla fine è un gioco. Ma certamente un’avventura e una ‘navigazione’ che forse, per la prima volta, seguirò da vicino, pensando a Nick Hornby e controllando, da lontano, se almeno quest’anno l’Inter riuscirà davvero a vincere lo scudetto…
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