Ieri, sulla Stampa, tra le tante citazioni inopportune di questi giorni, Pierferdinando Casini ha citato la Otranto del 1480, in cui ottocento idruntini affrontarono Ahmed Pascià e il martirio per non rinnegare la fede. Casini lo prende in considerazione come termine di riferimento del dibattito, ammettendo che non è molto politically correct, ma – sembra voler dire, quando ci vuole, ci vuole. Mi chiedo se siamo rimasti a Otranto o se qualche passo avanti è stato fatto e se è possibile dare messaggi più sereni. Nel frattempo, ci giunge la nota di Corsaro (non quello di Otranto, quello di Milano). Dice testualmente: "L’opposizione non è riuscita a trovare un accordo al suo interno sulle motivazioni per cui giustificare la sua solidarietà al Papa. Non si può equiparare chi attacca a chi è attaccato". Infatti è successo il contrario. E’ stato Corsaro a non votare un testo altrimenti condiviso da tutti gli altri, da Rifondazione a Forza Italia, che mi ero preoccupato insieme ad altri di redigere. Se si fanno le citazioni, che almeno siano corrette…
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