Com’è noto, la giunta Moratti ha cercato di interpretare la globalizzazione attraverso il raffinatissimo strumento ermeneutico delle carte bollate e la scuola di via Ventura non ha ancora avuto il via libera definitivo. Dopo che tutti i controlli sono stati eseguiti (mancava solo la squadra di CSI), pare che manchi una verifica ai maniglioni anti-panico. Il più totale sprezzo del ridicolo ha portato così Moratti ad esporsi a tal punto che sono partite le proteste in tutte le scuole di Milano, dove ci sono un sacco di problemi, ben più gravi di quelli di via Ventura (piove dentro, soggiornano roditori, mancano strutture – didattiche e non – fondamentali). Strana la vita: il manager a capo del Ministero dell’Istruzione (pubblica!), fino a qualche mese fa, era Letizia Moratti: ma si tratta certamente di un’omonimia. Più strana ancora la ‘ventura’ di Bruno Simini, che faceva l’assessore all’Educazione quando c’era Albertini, ed è stato confermato da Letizia Moratti. Anzi, di più: promosso. Ora fa l’assessore ai Lavori pubblici (siccome le scuole erano in buono stato…). Già che ci sono, le squadre speciali mobilitate per i controlli in via Ventura possono passare a un compito più significativo: vale la pena di controllare i maniglioni anti-panico anche alla città di Milano. Caso mai qualcuno volesse scappare in fretta e furia da una città amministrata così da più di dieci anni.
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