"Quanto è vero che innaturale in genere significa solo inconsueto e che tutto ciò che è usuale appare naturale". Questa frase di John Stuart Mill riportata da Paul Ginsborg (La democrazia che non c’è, Einaudi, p. 128, un libro di cui parleremo ancora) introduce perfettamente la seconda giornata delle Città possibili. Alle 18 si parlerà di un progetto di cooperazione decentrata per portare l’energia solare in Africa: il sole c’è (e ce n’è tanto), ma sono pochissimi i pannelli installati nell’intero continente. La nostra proposta è di partire con un progetto pilota che riguardi tre comunità – in Senegal, Mali e Guinea Bissau – aprendo anche una strada commerciale per gli imprenditori che fossero interessati ad intervenire in Africa Occidentale. Ne parleremo con Mario Agostinelli (capogruppo di Rifondazione in Regione) e Felice Barlassina, presidente di Cisao, la Camera di commercio italo-senegalese con cui abbiamo già promosso un progetto idrico nella città di Ndiassane. All’incontro parteciperanno anche esponenti di Africa ’70, un’associazione che ha trovato sede a Monza negli ultimi mesi. Alle ore 21, nel secondo incontro della giornata, si parlerà di energia pulita e di risparmio energetico (pannelli solari e fotovoltaici, certificazione degli edifici, scelte urbanistiche ed edilizie che riguardano direttamente Monza): ospite d’onore l’assessore provinciale Bruna Brembilla. Per rendere più naturali cose che a tutta prima non sembrano esserlo, ci vediamo all’Urban center, piazza Castello, Monza.
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