Barcellona, dicembre 2006. Il piano per ridurre le emissioni inquinanti, presentato nel maggio di quest’anno, punta su 77 interventi ad ampio raggio, tra i quali ne spicca uno: limitare la velocità a 80 kmh in una zona molto vasta della regione, che riguarda 40 comuni, per abbassare i livelli di inquinamento. L’assessore al territorio e alle opere pubbliche, vale a dire el conseller de Política Territorial i Obres Públiques, Joaquim Nadal (il loro Cattaneo), fa sapere che non è del tutto d’accordo, perché pensa sia il caso di limitare l’intervento soltanto ai punti critici, di maggiore impatto. Sembra una posizione equilibrata, che ci dice che probabilmente a Barcellona, in alcuni tratti del sistema viario e in alcune condizioni di particolare concentrazione delle polveri sottili, si ridurrà le velocità. Ettore Brunelli, mitico assessore di Brescia, segnala da tempo che lo stesso provvedimento andrebbe adottato in Lombardia: per Brescia, significherebbe ridurre l’inquinamento di una percentuale tra il 10 e il 20%, soltanto passando ai 90 kmh. Però, in Regione, non se ne parla. Come per il ticket per Milano, ogni cosa apparentemente impopolare viene subito lasciata cadere. Peccato non vivere in Catalogna.
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