Un anno fa ci lasciava Peppino Motta. Ero quasi certo che in un anno sarebbe riuscito a trovare un tecnico e ad attivare finalmente una connessione per mettersi in contatto con me e con gli amici del forum su internet che aveva inventato. Mi aspettavo, da un momento all’altro, un suo commento folgorante, magari anche su questo blog, dove mi avrebbe amorevolmente preso in giro e, nello stesso tempo, criticato senza mezzi termini: in cui si sarebbe indignato perché, ne sono certo, anche nel posto in cui si trova ora, ci sono un sacco di cose che, a Peppino, non vanno. E invece, ora, temo che se ne sia andato davvero. Ma anche questo non è vero del tutto. Perché da qualche parte, nelle parole (e, speriamo, anche nelle azioni) delle persone che lo hanno conosciuto, c’è il riflesso delle cose che lui pensava. E che scriveva. E che rimarranno, presso di noi, accompagnandoci in modo delicato, come quando si passeggiava per le strade di Monza. Con Peppino al nostro fianco.

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