Si precisa e definisce in queste ore la campagna di cartelli e tabelloni lanciata dalla destra monzese. «Monza città tradita» preludeva agli slogan – del tutto previdibili – dedicati al traffico, alla sicurezza e al cantiere di piazza Trento. Una campagna aggressiva e violenta che dice poco di quello che la destra vorrebbe fare per risolvere i problemi della città. Anzi, il messaggio, dentro di sé, ha una contraddizione fondamentale: dimentica che i nodi irrisolti che vengono attribuiti all’amministrazione Faglia non furono nemmeno affrontati dalle precedenti giunte comunali, tra le quali annoveriamo la stagione Mariani, ora avversario di Faglia e già sindaco della città, che divenne famoso proprio per una rivoluzione del traffico che fece discutere e fu immediatamente cancellata dai suoi attuali alleati del polo. Noi tutti sappiamo che la verità è un’altra: che Faglia ha cercato, per la prima volta dopo tanti anni, di affrontare i problemi di Monza. Una città in cui tutto era stato lasciato scivolare verso il degrado e che in questi anni ha conosciuto innumerevoli interventi e iniziative di ogni sorta. Saremmo curiosi di sapere che cosa avrebbe fatto la destra (che si è ben guardata dall’avanzare contro-proposte) e che cosa ci promette per il futuro. Dovremo attendere, come sempre. E, forse, attendere invano.
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