Grande serata al Binario 7 con il ministro Turco. Sala piena e ‘calda’, interventi precisi e puntuali degli operatori intervenuti, un Faglia al solito brillante e Livia, appassionata e coraggiosa come sempre. Per difendere un diritto alla salute inteso in senso pieno, quale vero e proprio diritto di cittadinanza universale “non negoziabile”. Come sempre, quando si tratta di campagne elettorali monzesi, è stata soprattutto l’atmosfera, positiva e di speranza, a descrivere al meglio l’iniziativa di questa sera. Con un piccolo lapsus sul nome del sindaco che ricordava quello ormai famoso di Fassino. Era il 5 maggio del 2002. E Faglia divenne, per una mattina, Foglia. Portò bene. Allora, come oggi.

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