Muovendo da una parafrasi di Capossela e dall’elezione della segreteria regionale dei Ds, avvenuta ieri pomeriggio, sto riflettendo da un po’ sulle quote rosa. Prima considerazione: il nuovo segretario, che è forte in sicurezza e controllo del territorio (è giovane, ma ci sa fare, sembra quasi un questore), è un po’ deboluccio in matematica: la sua segreteria under 40 è anche under 40% di presenza femminile, essendo le donne soltanto due su sette. Tanto rumore e tanta retorica per nulla. Sono certo che sia stata una scelta sofferta per il giovane segretario (per altro coadiuvato da un direttivo intermedio in cui sono rappresentati tutti i capi corrente, tanto per dire che siamo alle solite) e che non poteva rinunciare a nessuno dei membri ‘maschi’ considerato il loro indiscusso valore e la loro straordinaria popolarità: la società lombarda non avrebbe capito, ne sono sicuro. Però, quanto a donne, è ‘sotto’. Allora, ho pensato di dare un segnale, perché chi di quote rosa (finte) ferisce, di quote rosa (vere) perisce: essendo membro di diritto della direzione provinciale e regionale, mi sono immediatamente fatto depennare dal novero dei rappresentanti, proprio per dare maggiore presenza percentuale alle donne. A me non costava niente, per la rappresentanza femminile ha significato invece recuperare qualche decimale: se altri facessero così, sarebbe risolto un problema atavico del nostro sistema politico. In secondo luogo, ho già chiesto a Michele Faglia – che ha avuto il merito di presentare una lista civica composta per il 50% di donne – di pensare ad una giunta che per il secondo mandato sia rappresentata per il 50% da donne. Sarebbe un segnale forte e a suo modo rivoluzionario. Michele sembra d’accordo. Dopo il 28 maggio, ci lavoreremo. P.S.: mi hanno segnalato che la lista dell’Ulivo, a Monza, non raggiunge le quote statutarie. Preciso che il motivo è che la componente della cosiddetta società civile è di otto candidati: di questi otto, una soltanto è donna. Insomma, gli indipendenti ‘ammazzano’ la media. A volte i partiti sono più attenti…
Comments (1)