Un candidato, che si chiama Marzo di cognome, si trova nella sgradevole posizione di dover chiedere il voto a maggio. Tutta colpa del Ministero dell’Interno, che non ha voluto si votasse nel mese a lui più consono. A maggio, vota Marzo. Che sfortuna. Chissà se c’è una candidata che si chiama Domenica: domenica e lunedì, vota Domenica. Il lunedì, a quel punto, sei libero di votare Faglia. Che è meglio.
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