Dal campione dei ritorni per eccellenza del calcio italiano, Alex Del Piero, non ci si poteva aspettare che la doppietta che ha consegnato alla Juventus il ritorno nella massima divisione. Alex è capocannoniere della B, un titolo che non si sarebbe mai aspettato di conseguire fino a una dozzina di mesi fa. Alex è quel giocatore, che insieme al ceco più forte di tutti i tempi, ha dato dignità ad una stagione inverosimile, in cui la Juventus si è trovata a confrontarsi non con il Manchester o il Real, ma con il Frosinone e l’Albinoleffe (tuttoattaccato). Una stagione passata a Rimini o alla Spezia non per il ritiro estivo, ma per il campionato vero e proprio. Chi ricorda i miei post di un anno fa, sa che ho trovato giusta la penalizzazione; che avrei voluto i 19 punti in meno (senza sconti, rivelatisi non decisivi, come sostenni allora); che lo scandalo di Moggi e compagnia andava affrontato con serietà, per ridare dignità alla nostra squadra. La fortuna ha voluto che, nel momento peggiore della sua storia, la Juve fosse assistita da un capitano come ne sono capitati pochi nel suo secolo di storia. E che il viso pulito di Del Piero fosse il miglior titolo da spendere: e non solo sul campo. Ora il ritorno in serie A non sarà facile: perché saranno altissime le aspettative e scarsi i mezzi per potere immediatamente competere con le più forti. Gli juventini però hanno imparato una virtù, proprio dal loro capitano: la pazienza. Quella della panchina, quella delle sostituzioni, quella degli infortuni. E sapranno aspettare il momento decisivo per tornare. Sul serio. Grazie, Alex, di cuore. Non ci fossi stato tu, ce ne saremmo andati noi.
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