Nella rassegna degli orrori del centrosinistra, Melegnano propone una versione del tutto originale: un caso di studio per apprendisti stregoni (grazie a Fausto per la segnalazione). L’Unione si è presentata divisa in due, come una mela, a Melegnano. Da una parte si candida, in un’alleanza di sinistra radicale, la nuova sigla «Sinistra democratica», quel partito che si è quindi evidentemente già costituito, ma continua a popolare i gruppi consiliari dell’Ulivo (ad esempio, in Provincia, ad esempio, in Regione); dall’altra, l’Ulivo, con una straordinaria lista d’appoggio del Partito democratico: come se l’Ulivo e il Partito democratico fossero cose diverse (aiuto!). Il risultato è che i primi sono avanti con il Sindaco e i secondi sono avanti con le liste. La lotta fratricida consegna la città alla destra, che si presenta – udite, udite – con una lista unica, Forza Italia più Alleanza nazionale. Loro si uniscono, noi andiamo a farfalle. Melegnano: come dicono i giovani, me le chiamo.
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