Senza parole: «Ho visto due agenti in divisa e due in borghese manganellare una ragazza che sembrava moribonda. Non erano del mio reparto quindi non eravamo collegati con l’interfono. Mi sono tolto il casco e ho urlato “Basta”. Non hanno smesso subito. Uno ho dovuto spintonarlo». Poi, mentre la ragazza è a terra «e intorno alla testa aveva grumi che mi sembravano materia cerebrale» uno degli agenti «si è afferrato le parti genitali con le mani e ha mosso il bacino mimando un atto sessuale verso di lei».
Michelangelo Fournier, vicequestore di Genova racconta al processo quello che è successo alla scuola Diaz.
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