Strepitoso il commento di Cossiga, che attacca con ironia il discorso di Veltroni (fonte: Ansa). Con ironia faccio notare che fortunatamente Cossiga non si riconosce nel discorso di Walter: un messaggio di speranza per i nuovi italiani, quelli democratici e sereni nel loro essere così poco ideologici…
"Un discorso di investitura veramente ecumenico che rompe la superata contrapposizione destra-centro-sinistra in una sintesi felice tra valori del conservatorismo, liberalismo, riformismo, socialismo e movimentismo". "Un discorso – sostiene il senatore a vita – che sarebbe potuto essere pronunciato da Cameron e da Brown. Certo, un discorso che non sarebbe piaciuto né a Togliatti, a De Gasperi, a Nenni, a Saragat né a Moro, né in tempi più recenti a Berlusconi e a D’Alema. Ma loro erano legati ad una concezione faziosa della politica dove la destra era la destra, il centro il centro e la sinistra la sinistra; e dove ci si sentiva incatenati a culture superate quali quella marxista leninista socialdemocratica cristianodemocratica e liberale. Da un punto di vista della impostazione economica, una felice sintesi tra il monetarismo di Friedman, la public choice di Buchanan in un crescente revival insieme di Keynes e Von Hayek. Buona, anche se non completa, la trattazione del tema concretissimo ed attualissimo del rapporto tra spirito e materia. Sinceramente avrei voluto una più acuta analisi dello scottante tema che tanto sta a cuore della classe operaia e soprattutto dei pensionati del rapporto tra grazia e libertà nel pensiero di Banes e di Molina e in generale della scuola Salmaticense del XVII secolo. Nessun accenno, e me ne dispiace – conclude – all’attualissima polemica tra scuola storica di Von Savigny e concezione dogmatica di Laband".
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