In televisione, l’ex-presidente Fontana risponde piccato alle critiche sul libro a fumetti prodotto per 105mila euro dal Consiglio regionale sotto la sua presidenza. Sostiene cose inesatte (l’editore sarebbe un "compagno", il Manzoni la voce narrante dell’intero volume: in entrambi i casi, se l’è sognato) e accusa la sinistra di essere vittima del Minculpop (per altro, il Minculpop era fascista, Fontana deve avere letto cose diverse su un sussidiario a fumetti). Dice che scambiare a.C. con d.C. è solo un errore di stampa (curiosamente anche l’unico…). Sorvola su piazza Fontana (forse per via dell’omonimia) e sulla strage di piazza della Loggia, che è di mano fascista, ma nel suo libro a fumetti è attribuita al movimento operaio e studentesco. Tutte cose sbagliate e gravi che pagano i cittadini lombardi. Il suo successore precisa però che sono polemiche sterili. Ha ragione: gli risponderemo con un fumetto.
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