Emilio Sperlì ha scritto un libro su Cesano Maderno e la sua storia politica. Un libro interessante, per ricostruire la storia di un laboratorio politico in cui, già nel 1990, si respirava un’aria di Ulivo ante litteram. Molti anni prima della famosa cena di Gallipoli e della candidatura di Prodi, Gigi Ponti guidava una giunta Dc-Pci nata grazie ad una convergenza programmatica e al desiderio di superare gli schemi, di sparigliare, ricorda Sperlì: “una gran voglia di liberarsi dalle vecchie pastoie”. E’ curioso leggere queste pagine oggi, mentre ci si affatica nel tentativo di costruire un nuovo partito, per molti vissuto ancora come un difficile esperimento. Non a Cesano, dove dal 1990 la prospettiva è cambiata, non senza che siano emerse difficoltà nel corso degli anni (soprattutto questi ultimi, quando la coalizione di governo si è allargata ben oltre i confini dell’Unione e – Sperlì lo fa intendere – anche troppo). Complimenti ad Emilio, per averci offerto informazioni preziose e utili per comprendere meglio la storia della nostra democrazia e di una bella città della Brianza.
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