Avevo dedicato un post all’anidride carbonica: ora tocca all’ossigeno, necessario a far funzionare qualche cervello.
Per chi ancora dubitasse dell’impegno della Regione Lombardia e in primo luogo del Presidente Formigoni nella battaglia per la tutela dell’ambiente farebbe bene a leggere con attenzione le pagine 49 e successive del “Documento di programmazione economico finanziaria regionale 2008 2010” che in questi giorni il Consiglio regionale è chiamato a discute ed approvare. In quelle pagine con puntigliosità viene ribadito: «In tema di qualità dell’aria, anche per l’anno 2008 l’attenzione alla riduzione delle emissioni e degli inquinanti in atmosfera risulta uno degli obiettivi prioritari che determineranno l’azione del Governo regionale». Parole sante. Sappiamo anche che la riduzione delle emissioni deve essere perseguita con «la realizzazione di forme di mobilità maggiormente eco-compatibili». Chi meglio della Lombardia e del suo Presidente può vantare un meritato primato in questo settore, chi ha precorso i tempi individuando nei motori alimentati ad idrogeno l’uovo di Colombo per la risoluzione di questi fastidiosi problemi e istituendo ad Arese un apposito polo dell’idrogeno? Il Consiglio quindi il 24 luglio sarà chiamato a ratificare questo importante documento di programmazione regionale che certifica inequivocabilmente l’impegno della Regione per il rispetto del Protocollo di Kyoto.
Nello stesso giorno, qualche ora prima, a latere di questo importante documento il Consiglio regionale approverà anche il tradizionale assestamento di bilancio, un aggiustamento delle politiche di spesa della regione rispetto alle previsioni fatte all’inizio dell’anno. Spigolando in questo arido documento tecnico fatto di numeri e tabelle pur tuttavia la nostra attenzione non può non essere attratta dal rimodulazione dell’unità previsionale di base (capitolo di bilancio) 6.3.2.3.138 destinato alla «Promozione e diffusione di veicoli ecologici» che nella previene approvata a dicembre 2006 aveva una dotazione di 4.080.000 € con la proposta di assestamento quel capitolo è ridotto a 350.000 €: avete capito bene, si passa da quattro milioni a trecentocinquantamila euro! La successiva Unità revisionale di base, n° 6.3.2.3.138 destinata a finanziare «Interventi previsti dall’accordo di programma quadro in materia di ambiente ed energia…. Per la diffusione di combustibili a basso impatto ambientale, la produzione di energia da biomasse e per il piano d’azione sull’idrogeno» dotato nella previsione di 5.295.000 € passa a 723.333 €. Anche qui avete letto bene! Dei 9.375.333 previsti con l’assestamento se ne tagliano 8.302.000. Un taglio dell’88,55%. Una vera buona notizia per i polmoni dei lombardi. Le notizie ricavabili dall’arido documento non finiscono qui. Anche una notizia dall’apparenza positiva rivela il suo lato comico. Per rafforzare la sua politica di investimenti, la regione ha spostato nel 2008 57 milioni dei 140 previsti per il 2007 per il nuovo palazzo della Regione. Con questo tesoretto della dilazione si è provveduto a finanziare per 15 milioni di spese per «l’attuazione dei programmi regionali e dei piani d’azione per la qualità dell’aria e per le altre attività volte al controllo delle emissioni climalteranti»: l’ennesimo tentativo di dare un contributo per l’acquisto di “filtri anti-particolato” non ancora omologato a livello nazionale e soggetto a normative confuse che non permettono il rapido utilizzo delle risorse e sopratutto che non danno garanzie certe che il loro utilizzo serva a ridurre effettivamente le emissioni. Più che di idrogeno, ci sarebbe bisogno di ossigeno. Perché in questa Regione ce n’è davvero troppo poco.

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