Che ci faccio qui? Il Pd e l’identità plurale (e processuale)
Rientro ora da Limbiate, con sensazioni positive sul Pd. Dibattito alla Festa dell’Unità. Presenti Ds e Dl, con l’aggiunta di Alessandro Archetti e le sue lampadine a basso consumo (accompagnate da idee brillanti sul Pd). Interessante il dibattito, che ha avuto come tema fondamentale quello dell’adesione plurale e della plurale identità del nuovo partito. Un tema caro ad Amartya Sen (ripreso da Fitoussi su Repubblica nel numero dell’altro ieri, che riporto in calce per spiegarmi). Identità plurale e processuale, un tema che mi è molto caro e che porta con sé il plauso alle candidature molteplici, l’attenzione alle storie diverse di tutti coloro che aderiranno, l’attesa e la speranza per il 14 ottobre. A Limbiate il Pd ha una storia antica, che muove addirittura da un’alleanza Dc-Pci dell’era pre-ulivista. Ora ci vuole un po’ di futuro, ed il gioco è fatto (anche per tornare a governare a Limbiate, città ‘naturalmente’ di centrosinistra). Il Rovesciata tour sta per andare in vacanza, e l’ulivo-mobile sta per tornare in garage, ma il taccuino è pieno di annotazioni e di suggestioni. Un po’ come Chatwin, ho l’impressione di avere capito “che ci faccio qui”.
P.S.: vi avevo promesso Fitoussi ed eccolo qui: «Un giorno che ero andato a prelevare Amartya Sen al suo albergo per accompagnarlo all’Ofce, mi sono sentito chiedere dall’impiegata alla reception se fossi il suo autista. Dopo un momento di esitazione ho annuito. Tra le mie diverse identità della giornata, quella di autista le era apparsa in primo piano. Come sottolinea, non senza malizia, lo stesso Sen in Identità e violenza, (Laterza, 2006): “Benché in genere si tenda – per lo più implicitamente – a considerare una data identità come esclusiva, a mio parere quest’ipotesi è del tutto assurda. Uno stesso individuo ad esempio può avere la cittadinanza britannica e tratti somatici cinesi, essere di origine malese, agente di cambio, consumatore di carne, asmatico e linguista per formazione, praticante del body building, poeta a tempo perso, antiabortista, appassionato di ornitologia e osservazione astronomica, e credere che Dio abbia creato Darwin per mettere alla prova la fede degli uomini”».
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