Ennesimo colpo del nuovo sindaco di Verona, Tosi. La sua campagna contro «panino selvaggio» è partita: l’ordinanza è chiara. Dice testualmente: «si vieta di consumare cibo (in via esemplificativa panini, patatine, pizze, kebab, toast, ecc) all’ingresso e sulle eventuali scalinate di accesso dei principali monumenti, in particolare l’Anfiteatro Arena, il Palazzo della Gran Guardia, Palazzo Barbieri, Castelvecchio, Casa di Giulietta, Tomba di Giulietta, Arco dei Gavi, Palazzi Scaligeri, Domus Mercatorum, l’area antistante tutte le Chiese cittadine». Il sindaco è inflessibile, e tra i bivaccatori sono stati puniti ragazzi in gita con un sacerdote e soprattutto un pericoloso bambino di quattro anni che stava addentando un kebab (oltre al bivacco, il sospetto di simpatie orientaleggianti, per non dire filoislamiche). Il kebab non a caso è citato nell’ordinanza del previdente sindaco sceriffo. E, anche se ancora integro, va punito con cinquanta euro di multa. Incredibile. Ecco quanto riporta L’Arena:

Il primo «blitz» dei vigili urbani ha sollevato un polverone, perché a farne le spese sono stati dei ragazzini provenienti da Andria (Bari). La comitiva accompagnata da un giovane sacerdote sostava all’ombra del municipio. Ma non appena estratti i sandwich, una pattuglia di vigili è arrivata chiedendo i documenti e compilando il tanto odiato verbale. Alcune ragazzine sono scoppiate in lacrime dallo spavento mentre i giovanotti con gli occhi lucidi domandavano: «Ma non bastavano 5 euro di multa?». A calmare le acque ci ha pensato il sacerdote che ha pagato subito la multa, evitando ogni polemica con gli agenti. Poi è toccata a una mamma con il suo bambino di quattro anni. «Venivamo da via Leoncino, dove avevamo preso dei kebab, stavamo andando giardini, ma il bambino ha cominciato a correre sulle scale e così io e mio marito lo abbiamo seguito», racconta Elena Filippini di Grezzana. «Non volevamo di fermarci lì e soprattutto, non stavamo ancora mangiando». A quel punto gli agenti l’hanno fermata: «Ci hanno trattato come delinquenti comuni, molto rigidi e fermi sulle loro posizioni anche se il bambino si era spaventato e stava singhiozzando», dice, «Ci hanno fatto la multa scrivendo che stavamo consumando cibo, ma il kebab era ancora integro».

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