Davide Boni, assessore regionale all’urbanistica, commenta con queste parole la proroga di 180 giorni concessa dalla Regione per approvare il Pgt di Monza che vorrebbe inserire nella Legge 12: «Non è un provvedimento studiato ad hoc per Monza e tanto meno per Berlusconi. Si tratta solo di un provvedimento per garantire margine di manovra a quei Comuni che hanno appena cambiato giunta». Ora, vorremmo sapere quali sono gli altri Comuni lombardi che si trovano nella stessa situazione di Monza. Nel 2005, in occasione del primo comma ad hoc, oltre a Monza, c’era solo Campione d’Italia. Nel 2006, quando si votò un’altra legge fatta apposta, c’era solo Monza. Un caso, disse Boni anche allora (verificate qui). Questo sarebbe sufficiente a qualificare l’iniziativa politica di Boni e della giunta Formigoni, un governo regionale per cui valgono le regole, soprattutto se le regole si adattano alle esigenze. Ma c’è di più: tutti, ma proprio tutti, sanno che questa proposta viene da Monza, che è sostenuta in particolare da un assessore che si chiama Paolo e di cognome fa Romani. Anche la sua nomina deve essere stato un caso. Uno dei tanti. Gli strani casi dell’assessore Boni.
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