A proposito della proroga di 180 giorni che la Regione sta preparando, mi scrive un amico urbanista: «La cosa, almeno dal punto di vista burocratico, appare del del tutto insensata nel caso di Monza. Mariani è stato eletto il 28 maggio e il termine delle osservazioni scadeva ben dopo, il 9 luglio. Gli uffici hanno terminato il lavoro di istruttoria delle osservazioni entro fine agosto. In realtà non è questione di tempo, ma della fine che vogliono far fare al PGT di Monza». Il nostro amico intende ricordarci che in realtà la giunta Mariani ha già avuto tutto il tempo previsto dalla legge regionale per affrontare le osservazioni al Pgt. L’elezione non ha alterato un calendario previsto dal legislatore, guarda caso lo stesso che ora interviene per concedere una proroga. Delle due l’una: o i termini previsti dalla legge non andavano bene, e quindi la legge va corretta in generale (e senza un intervento che, nel caso di Monza, è retroattivo, perché modifica nella sostanza le sorti di un provvedimento che è già in itinere), oppure si vuole fare un provvedimento ad hoc per Monza. Siccome il primo caso è escluso dalla stessa giunta regionale che ha partorito la Legge 12/05 e le successive modificazioni, la risposta ce la possiamo dare da soli. Insieme ai complimenti a Formigoni e ai suoi.
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