Spazio ombelicale. Aut. Min. rich. E’ finita la campagna per le elezioni primarie del Partito democratico. Un evento atteso da tanto tempo, da molti di noi, dagli elettori soprattutto. La “nuova stagione” di Veltroni si affermerà con un largo consenso e, vedrete, parteciperanno due milioni di persone ad un evento unico nel suo genere in tutta Europa. C’è aria di ricambio, di uscita dal tunnel, dal lungo inferno di questi ultimi mesi, attraverso i gironi della finanziaria, dei Dico, del tesoretto, dei continui litigi e della dolorosa sconfitta alle amministrative. I primi freddi hanno accompagnato i tanti dubbi rispetto all’organizzazione di queste primarie, hanno fatto pensare ad uno scarso interesse. Invece, negli ultimi giorni, è scattato qualcosa, come se soltanto in zona Cesarini l’Ulivo si sapesse riscattare, con un colpo d’orgoglio e un vento di speranza. Domani notte, rivedremo le stelle. E per chi come me viene da un periodo personale difficile e controverso, in cui ha avuto la netta sensazione di non essere stato capito nemmeno dalle persone a cui teneva di più, dedico i versi memorabili di R. M. Rilke (Sonetti a Orfeo, XXIX), a cui sono tanto, tanto affezionato.
Sii in questa notte della dismisura
Magica notte all’incrocio dei tuoi sensi,
senso del loro incontro strano.
E se terrestrità ti ha dimenticato,
di’ alla terra immota: io scorro.
Alla rapida acqua parla: io sono.
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