Da uno studio del Politecnico di Milano, rilanciato da Repubblica quest’oggi, scopriamo che le aree verdi stanno letteralmente scomparendo dalla provincia di Milano, ormai prossima al raggiungimento della soglia critica. Il primo commento che mi viene è: ma va? In effetti, è da tempo che denunciamo questo fatto, perfettamente inascoltati dalla politica regionale. Pensate soltanto ai centri commerciali, come quello monstre di Cinisello, quello medium del Rondò e quello in perfetto stile assiro-milanese di Limbiate. O a quelle lunghe teorie di condomini che stanno sorgendo in Brianza, segnalati – nel caso della “grande muraglia” di Sulbiate – anche nell’ambito del concorso Nonsolopuntaperotti.it. Nel Piano di governo del territorio di Monza, adottato dal Consiglio comunale all’inizio di marzo, era previsto che si utilizzassero le aree dismesse, anziché consumare altro ‘verde’. Chissà perché la nuova giunta tarda così tanto a licenziarlo così com’è… P.S.: dalla cartina pubblicata dal quotidiano nel numero odierno, è Lissone, in Brianza, la città più cementificata. In campagna elettorale avevo denunciato un’espansione edilizia del Comune brianzolo che assomigliava alla ricostruzione post-bellica. Tutto vero.

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