Chi lo dice sa di esserlo. E’ la risposta che si dava da bambini e può essere utilissima ai consiglieri regionali dell’opposizione in Regione Lombardia. Ed è quello che consiglio a Marcello Saponaro, il grande comandante dei Verdi, sempre preciso e puntuale. Alle sue interrogazioni non rispondono, perché non sanno che cosa rispondere. Sulle sue iniziative glissano, perché una Regione modello non può permettersi, ad esempio, di demolire brutture o di adottare software libero e opensource: sarebbe troppo intelligente. Alle sue denunce rispondono come se si trattasse di un pazzo visionario: sono solo «polemiche», le sue, e oltretutto sono «vergognose». Così gli rispondono oggi, sulla questione sollevata da Saponaro per quei due euro e rotti che i cittadini si trovano a dover regalare non si sa bene a chi se pagano il bollo online. E la giunta, siccome non sa che cavolo dire, risponde che sono «polemiche vergognose». Paghiamo il bollo offline e i due euro usiamoli per difendere Saponaro e i cittadini lombardi onesti e coscienziosi. E per cambiare governo regionale, perché questi si sono convinti di essere dei sovrani assoluti. Volevo dire cafoni.
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