Ieri sera Juventus-Milan a casa di Stefano. Entro e siamo sull’uno a uno, dopo un gol straordinario di Alex e il pareggio di Inzaghi. Mi siedo sul divano e Inzaghi fa l’uno a due, grazie ad una giocata perfetta di Bonera (che poi si procurerà un’espulsione per un fallo pazzesco su Sissoko, il maliano che impazza nel centrocampo juventino). A quel punto, ci vengono strani pensieri anche sulle elezioni. Meno male che Alex c’è. Ruba una palla a Maldini, con un colpetto di punta, la serve a Camoranesi che la mette con il contagiri per il 17, David Trezeguet: rimpallo su Kalac e gol di Hasan Salihamidzic, che con un cognome così si rischia anche di non passare attraverso le maglie della Bossi-Fini. Il secondo tempo, come ampiamente previsto dal divano di Stefano, è a senso unico: tutto bianconero. Sarà ancora Salihamidzic a segnare, ancora Del Piero a incantare: errore su cross di Iaquinta, "ma anche" un gol strepitoso fuori tempo massimo. Un tiro dalla nostra area, perché il Milan aveva lasciato la porta sguarnita. Ultimi secondi di gioco. Calcio di punizione: Kalac va in area per colpire di testa, la difesa respinge, l’arbitro fischia la fine e dopo qualche centesimo di secondo Alex, di interno destro, fa gol. Dalla nostra area. Nella porta avversaria. Ce ne vorrebbe uno anche in politica, di Del Piero. Dato per finito un boato di volte, rischia di finire capocannoniere (senza contare i rigori, ha segnato più di Ibrahimovic, per dire). Speriamo di farlo anche noi, un gol da settanta metri. Prima che scada il tempo regolamentare, però…

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