Prima riflessione su "Pd e Nord" ieri sera a Monza, alla ricerca di una chiave di lettura e, dato l’argomento, di una vera e propria bussola. Enrico Brambilla e Stefano Tosi hanno precisato i punti salienti per un maggiore protagonismo del Pd al Nord e del Nord all’interno della proposta politica del Pd. Un partito federale, innanzitutto, che dia giusta rappresentanza negli organismi dirigenti nazionali agli esponenti del Pd delle regioni settentrionali. Un partito che distribuisca le proprie risorse alle sedi periferiche e che sappia investire sul gruppo dirigente locale, senza cercare salvatori della patria provenienti da chissà dove. Non una rivendicazione, sottolinea Tosi, ma un’azione determinata, che non è scontato che non sia in contrasto con il Pd nazionale e con la sua attuale impostazione politica. Non certo una rottura, però: ma un nuovo ‘metodo’ che ci consenta di avvicinarci al cosiddetto territorio, rappresentarlo e dare voce alle esigenze dei cittadini. Un’analisi attenta della composizione sociale, uno sguardo proiettato verso il futuro, per una politica che sappia anticipare i processi e che non si trovi sempre all’inseguimento. La percezione che i cittadini hanno del Pd dalle nostre parti va corretta, riformulata e precisata. La campagna elettorale è stata un primo passo, ora dobbiamo proseguire in un lavoro di indagine e di ricerca. Come faremo, mercoledì 18 giugno, con l’intervento di Marta Meo, responsabile della questione settentrionale per il Pd del Veneto. Un appuntamento da non mancare. 

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