In diretta dal Consiglio regionale dedicato alla casa. Franco Mirabelli, a nome del gruppo del Pd, illustra le ragioni di una seduta straordinaria richiesta dalla minoranza (cioè da noi) per discutere delle politiche abitative. Il nostro è il terzo paese europeo per acutezza del problema abitativo. Domanda di alloggi molto forte che non trova risposte; difficoltà non solo per le famiglie indigenti, ma per il ceto medio e le giovani coppie soprattutto; in generale, il problema del costo dell’abitare grava decisamente sul potere di acquisto delle famiglie, aggravando le loro condizioni di vita, questi i temi da cui vuole ripartire il Pd. L’Erp – l’edilizia residenziale pubblica – non può né deve essere l’unica risposta. Ci vuole un mutamento di fondo delle politiche abitative. Scarsa l’offerta per l’affitto e costi alti. Tipologie abitative nuove: residenza temporanea, per tanti lavoratori in un mercato del lavoro che è cambiato; gli studenti fuorisede; e la prospettiva dell’Expo che può essere una grande opportunità ma, in assenza di politiche pubbliche, può far aumentare la domanda e i prezzi delle case della nostra area. Solo a Milano, il 10% delle persone vivono nelle case popolari, esposti ai problemi della sicurezza e al degrado. Da oggi, dice Mirabelli, dobbiamo pensare ad un testo unico, che superi la complessità della legge attuale, che è spesso contraddittoria. Una legge sulla casa che si occupi di quel ceto medio che oggi non trova risposte, una legge che crei le condizioni per le imprese e per la cooperazione di offrire canoni sostenuti, grazie ad un’accorta politica pubblica. Una legge che incentivi fiscalmente chi dà case in affitto. Si tratta di superare l’idea di casa popolare. Va ripensato il concetto di casa sociale, va ripensato il ruolo dell’Aler. Da qui si deve partire per redigere una legge sulla casa. E c’è il tema delle risorse: non c’è più il sostegno delle risorse Gescal e il Prerp è finanziato molto meno di quello precedente. Dobbiamo investire di più e spendere meglio. Contratti di quartiere aperti da più di dieci anni, per fare un solo esempio. Vogliamo dare un segnale, conclude Mirabelli, mettendo la casa al centro del dibattito politico lombardo.
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