Non sono bastate le parole del fascistissimo Gasparri (Amato come Brusca), né le recenti dichiarazioni di Alemanno (fascismo e leggi razziali promulgate dal fascismo non sono la stessa cosa, già), né i consigli del mitico Bettini (il mio nuovo, personalissimo leader): Giuliano Amato è ancora formalmente alla guida della commissione Attali-si-fa-per-dire per il futuro di Roma. La scelta di presiederla era già discutibile in partenza – se la destra non ha idee, non vedo perché gliele debba fornire il centrosinistra, soprattutto in una città in cui ha governato per vent’anni -, ma ora ha veramente dell’incredibile.
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