Avevo parlato, qualche post fa, della visita di Mariastella Gelmini a Monza. Avevo invitato tutti ad andarla ad ascoltare, visto che lei non ha ascoltato proprio nessuno (il Parlamento, i sindacati, le Regioni, gli enti locali, e chi più ne ha, più ne metta). Apprendo ora che la manifestazione si terrà, alle 21, all’Urban center, come previsto, ma solo su invito. Non si potrà entrare, insomma, né ascoltare le ragioni del ministro (evidentemente molto fragili). Non ricordo un precedente simile, nella storia recente della politica monzese (e, forse, nazionale). Qualcuno ha telefonato agli organizzatori, che hanno spiegato che si deve passare dalla sede del partito (il loro) a ritirare l’invito, perché «sa, soprattutto per avere un minimo di controllo…». Un minimo di controllo. E’ sempre più urgente che il Pd organizzi una grande assemblea anche a Monza per discutere della presunta riforma e per organizzare la protesta. Mi assicurano che si sta facendo e che sia in previsione per l’inizio di novembre. Una manifestazione di grande profilo. Aperta. A tutti. Anche a Gelmini, nel caso.
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