Sarà che è l’alba del 4 novembre, e sono a Chicago. Sarà che non ne posso più di vedere il Pd in queste condizioni, ma a me la risposta di Veltroni alle polemiche suscitate dalla tristemente famosa intervista di Binetti nei confronti degli omosessuali che sono naturalmente anche un po’ pedofili sembra assurda. Sbagliata e tardiva. Luca ne scrive, amareggiato. In molti si dichiarano stupefatti. Già ieri, a commento di un mio post, scrivevo che anche la via del comitato di garanzia mi pareva tortuosa, inutilmente burocratica, vagamente (e erroneamente) processuale. Ci volevano parole chiare, da parte di Veltroni. Che sono venute con il tratto del solito, stucchevole “ma anche”. «Binetti dice cose che nel Pd non si possono tollerare»: se fossi segretario del Pd, direi così. Senza che ci sia bisogno di ricorsi, da una parte, senza tante storie, e precisazioni, e distinguo, dall’altra. Sarà che è l’alba del 4 novembre, e sono a Chicago, ma a me l’Italia sembra lontana, e il Pd molto piccolo.
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