Non so come farete e, soprattutto, come farò, ma tra qualche ora partirò per l’Africa (alla Veltroni, per dire, per «continuare – come disse in quella famosa intervista – a fare le cose nelle quali si crede, facendo altro»). E sarà complicato aggiornare queste pagine (metto in conto, in ogni caso, il chissenefrega), anche se conto di inviare qualche aggiornamento, magari da un phone center, quelli che qui la Regione ha fatto chiudere, per capirci. Oltre a interminati spazi e sovrumani silenzi e profondissima quiete, spero di raccontarvi anche alcune cose che ci parlano di noi, dal progetto Pannelli senza frontiere al nuovissimo centro della Ue per un’emigrazione "governata". P.S.: vado, come sempre, a mie spese, mica che poi qualcuno dica che…
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