Si è molto parlato di Alitalia, Malpensa e Linate. Insomma, di aerei. Ed è un fallimento. In compenso, i treni vanno anche peggio. Questa è la Lombardia di Formigoni. Ecco il comunicato stampa del collega Stefano Tosi (i dati riguardano il servizio ferroviario prima dei disagi di dicembre): Ancora pessimi i dati di affidabilità delle linee ferroviarie lombarde: lo confermano i dati di novembre, appena resi noti dalla Regione, che vedono i treni lombardi ottenere il record negativo del 2009. Sono infatti 14 su 29 le linee di Trenitalia che hanno sforato la soglia dell’indice di affidabilità, mentre è "inaffidabile" una linea su cinque di Ferrovie Nord. I dati si riferiscono ancora al vecchio orario ferroviario e quindi non comprendono i fortissimi disagi del mese di dicembre. Esistono casi eclatanti, come la tratta Seregno – Carnate – Usmate, che supera di tre volte la soglia di affidabilità, peraltro superata ogni mese da gennaio a novembre. Pessima la situazione anche sulla Milano – Varese – Porto Ceresio, la Milano – Bergamo via Carnate e la Milano – Mortara – Novara, che hanno superato il valore soglia più o meno del doppio. Il tutto senza che ai pendolari sia riconosciuto il bonus previsto dal contratto di servizio con Trenitalia, perché la Regione non lo ha ancora rinnovato. Anzi, con l’introduzione degli Eurostar city, la soppressione della ICPass e la sospensione delle tariffe integrate per molti utenti ci sono già stati aumenti consistenti delle tariffe dall’inizio dell’anno. "La metà delle tratte ferroviarie lombarde a novembre ha avuto ritardi e soppressioni oltre il livello di guardia – commenta il consigliere regionale PD Stefano Tosi – in un crescendo che, come sappiamo, a dicembre ha raggiunto un altro picco. La situazione è fuori controllo, eppure dalla Regione si diramano rassicurazioni. Ricordiamo che in Aula consiliare il 17 dicembre l’assessore Cattaneo aveva rassicurato che la situazione si stava avviando alla normalità. I pendolari sono di diverso avviso". "Avevamo chiesto – continua Tosi – che ai pendolari fosse concesso gratis l’abbonamento di febbraio per ripagarli di un anno di disagi senza nemmeno il bonus, e gli ultimi dati dimostrano che avevamo qualche ragione. Invece, grazie agli accordi raggiunti in extremis tra la Regione e il gestore, già molti pendolari hanno trovato da gennaio aumenti consistenti degli abbonamenti, mentre per tutti gli altri le tariffe aumenteranno, come già previsto, durante l’estate. È una vera beffa".
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