E’ curioso occuparsi di pendolari, e dover prendere un treno per Como, e leggere del treno presidenziale di Obama. Della sua sfida attraverso l’America e del suo viaggio iniziato due anni fa, in una fredda giornata di Springfield (da Lincoln a Lincoln, potremmo dire, pensando al grande evento di ieri). La ferrovia, allora, anche per allontanare la paura di quel treno e per rilanciarne, però, il messaggio di cambiamento, from coast to
coast, from sea to shining sea. Per unire gli Stati Uniti, con un pensiero alla memoria e uno all’ecologia (perché no?), attraverso gli sguardi e le speranze delle persone che il treno lo vedono passare, e che sarebbe giusto potessero salirvi, l’operaio tessile di Spartanburg e il lavapiatti di Las Vegas, le bambine di Dillon e il ragazzo di Los Angeles. La conclusione più bella di un viaggio straordinario, soprattutto perché non è ancora iniziato. Corri, ragazzo, corri.
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