E’ tutto confermato. Se ne va Veltroni, gli altri, per ora, non si sognano nemmeno di fare un passo indietro. Nel frattempo, devo fare un esame di coscienza. Sono stato tra gli ultimi a vedere Soru e Veltroni insieme, non più tardi di quattro giorni fa. Non è che sono io che porto sfiga? (Marco so a che cosa stai pensando). Quei buontemponi di Radiopop mi candidano a segretario, con tanto di coretto. Ottima idea. Nel frattempo, però, ci teniamo Franceschini reggente, le elezioni da fare e il congresso forse subito, forse a ottobre. Non condivido la scelta di Walter (che rispetto, sia chiaro). Ho condiviso alcune considerazioni con Realacci (che interviene così) e mi pare di poter dire che siamo ancora più deboli di qualche ora fa. Dall’altra parte, ovviamente, se la ridono. E allora riprendo Luca, che mi scrive raccontandomi una storia. Ve la propongo qui di seguito:

«In un pomeriggio di febbraio un avvocato inglese fu condannato a 4 anni e sei mesi per essere stato corrotto al fine di testimoniare il falso in un processo contro l’attuale premier. Nelle stesse ore le dimissioni… (continua)»

E ora mettici tu il finale:

A- opzione Paese normale: «del Premier».

B- opzione Belpaese: «del capo dell’opposizione (?)».

Anche la Speme, ultima Dea, fugge i sepolcri. Nel frattempo, c’è il Festival, perché l’Italia è l’Italia. E se il Pd puntasse sulle Nuove proposte?

  •  
  •  
  •  
  •  

Commenti

commenti