Non ricordo chi si fosse occupato delle liste elettorali nel 2008. Forse si tratta di Dario Franceschini (quello che Mantini oggi definisce troppo sinistrorso). In ogni caso, Mario ricorda come sono andate le cose. In queste ore, sto molto pensando al caso di Ivan, che a Milano è risultato essere il primo dei non eletti, proprio dietro a Mantini (nel Pd, non nell’Udc, ovviamente). P.S.: Mantini, nei giorni precedenti alla chiusura delle liste, si lamentò parecchio, perché trovava la quattordicesima posizione in lista del tutto irriguardosa per una figura del suo calibro. Aveva ragione. Dovevano metterlo capolista, uno così. P.S.: dal nuovo (bel) sito del Pd lombardo, Mantini è prontamente sparito.
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