Vedo la campagna per le Europee del Pd (quella con «UE» e il nome di B sul manifesto) e non capisco. Poi ne vedo un’altra, quella del «forte tu, forti noi», e capisco ancora meno. Alla fine, mi salva Oleg Curci, con la sua proposta di campagna low cost, fatta con il porta-a-porta (non nel senso della trasmissione, però) e con un lavoro di base, come si faceva una volta. A tappeto, casa dopo casa, comizio dopo comizio: «di casello in stazione», come dice la canzone. Ripartiamo da lì.
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