No, non si tratta di kebab: guardate cosa mi segnala Paolo (da La Provincia di Como): «La prima vittima della legge regionale anti kebab è un panettiere comasco titolare di uno dei locali più frequentati dai nottambuli di casa nostra, il panificio di via Borgo Vico. Verso le due e mezza dell’altra notte, mentre una ventina di avventori consumava pizze e brioche per strada, la polizia locale gli ha rifilato un verbale da 300 euro per mancata ottemperanza all’articolo 3 della legge regionale che impone una sorta di coprifuoco dalla una alle sei del mattino. Roberto Lo Fiego, il panettiere canturino titolare del «Buco» di Borgo Vico (i ragazzi lo chiamano così), non è il solo esercente sanzionato. La polizia locale ha emesso altrettanti verbali nei confronti dei titolari di Nichorico’s – panini piadine e birre in viale Lecco – e di Melillo, la storica pasticceria in fondo a via Pasquale Paoli, sul rondò tra via Cecilio e la Statale dei Giovi». Se la volevano prendere con i kebab, fan chiudere le pasticcerie. La cittadinanza inizia a chiedersi se sia normale (anche su Facebook).

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